Mercoledì 25 dicembre 2019 – Natale del Signore – Messa del giorno – Is 52, 7-10; Salmo 97; Eb 1, 1-6; Gv 1, 1-18
Ogni anno il presepe costringe a riflettere.
Un’adolescente partorisce un Figlio che ha accettato di generare al di fuori del matrimonio.
Un uomo è accanto a lei: ha deciso di tenerla con sé e di farne la sua sposa, anche se incinta di un figlio non suo.
Entrambi hanno lottato contro le proprie paure e fatto propria la volontà di Dio, malgrado le difficoltà che avrebbero dovuto affrontare nella comunità di appartenenza.
Al momento del parto, in un paese non loro, vengono rifiutati e si devono adattare in un ricovero di fortuna, tra i pastori.
Proprio i pastori, in quel tempo umili tra gli umili, sono i primi ai quali viene annunciato che Dio, continuando nel suo proposito di salvezza, si è fatto Uomo e si manifesta neonato, privo di difese, ricco solo dell’amore dei genitori.
Fermiamoci, quindi, trovando il giusto tempo: i segni dell’amore sono molti, tentiamo di farli nostri e troviamo la forza per diventarne testimoni.