Banca Etica ha affiancato al meglio il mondo del Terzo Settore e del No Profit durante l’emergenza Covid 19, grazie all’intuizione di privilegiare i rapporti on line, senza rinunciare al rapporto interpersonale. Una scelta, precedente all’emergenza che – spiega Diego Finelli, responsabile della filiale torinese – ha permesso risposte rapide. «Dall’inizio del lockdown abbiamo erogato o deliberato circa 900 mila € di nuova finanza riferibile a fidi specifici per l’emergenza Covid, stiamo lavorando richieste di finanziamento per almeno 2,6 milioni, di cui circa 600 mila € ancora riferibili a fidi per l’emergenza. Abbiamo evaso oltre l’80% delle richieste ricevute per la moratoria sui mutui e il 100% delle richieste di fido temporaneo per l’anticipo della cassa integrazione da parte dei nostri correntisti».

Una boccata d’ossigeno per gli operatori del Terzo Settore, Onlus e Ong, dimenticato dai decreti governativi che hanno previsto agevolazioni solo per coloro che sono iscritti al Registro delle imprese. Senza dimenticare le famiglie correntiste della Banca: «Tra l’8 marzo e l’8 maggio abbiamo soddisfatto più di 100 richieste di finanziamento tra i 10 e i 25 mila euro» sottolinea Finelli.

La filiale torinese di Banca Etica registra circa 6.000 conti correnti, sia di privati sia di organizzazioni e imprese, in Piemonte i soci sono quasi 2.900, a fine 2019 gli impieghi (mutui in essere e fidi utilizzati) totalizzavano 57 milioni di euro, oggi sono 63: Banca Etica continua a crescere, per dare credito a famiglie, imprese e organizzazioni responsabili e socialmente orientate.

Gli scenari di grave difficoltà economica e finanziaria che si prospettano per il 2020 e per il 2021 (crollo verticale del PIL, aumento della disoccupazione e del disagio sociale) metteranno a dura prova il mondo del no profit e dell’economia equo-solidale, ma anche tutto il profit che ha abbracciato scelte valoriali di sostenibilità sociale e ambientale, quel mondo che si riconosce nei valori dell’economia civile.

«La Banca è nata per sostenere queste realtà – ricorda Finelli – e nei prossimi anni il nostro sforzo per affiancare i clienti sarà significativo. I soggetti del Terzo settore hanno una funzione valoriale enorme, ma spesso scontano poca dimestichezza finanziaria» e, non di rado, scarsa consapevolezza di quanto sia indispensabile programmare e pianificare nel lungo periodo. Chi dipende per le proprie attività da un unico contributo pubblico o della solidarietà spontanea è a forte rischio «mentre le cooperative che hanno saputo aumentare il proprio capitale sociale sono in grado di fronteggiare meglio questo momento difficile» conclude Finelli.

Banca Etica è pronta a sostenere il sistema, forte dei dati approvati nel bilancio 2019: impieghi (crediti) in crescita dell’8% a fronte di un calo dello 0,4% registrato dalla media del sistema bancario italiano; la raccolta di risparmio diretta è cresciuta del 10% e ha raggiunto i 1.708 milioni €; la raccolta di risparmio indiretta (ossia il collocamento dei fondi ESG di Etica Sgr) è cresciuta del 19% toccando i 705 milioni €; sofferenze nette pari allo 0,64% (a fronte di una media del sistema di 1,69%), con tasso di copertura del credito deteriorato in crescita al 53%, superiore alla media ABI e ben dieci punti sopra quella delle piccole banche.

«Risultati in grado di far fronte alle incertezze del ciclo economico attuale, in coerenza con le indicazioni prudenziali della Banca d’Italia – ha spiegato la presidente di Banca Etica, Anna Fasano, durante l’assemblea dello scorso 12 maggio –. Gli ottimi risultati del 2019 sono evidenziati anche dai dati del nostro primo report di impatto, i nostri impieghi hanno contribuito a creare 9.800 posti di lavoro, ad attivare 4000 percorsi di inserimento lavorativo per persone fragili e installare 6MW di impianti a energia da fonti rinnovabili».

Mauro Fresco su La Voce e Il Tempo del 7 giugno 2020