Domenica 23 ottobre 2022 – XXX domenica del Tempo Ordinario – Sir 35, 15-17.20-22; Salmo 33; 2Tm 4, 6-8.16-18; Lc 18, 9-14
“Il Signore non fa preferenza di persone”; ma la parabola, paradossalmente, sembra smentire questa verità.
Il fariseo, ritto in piedi, vicino all’altare, vanta la sua osservanza con l’elenco delle sue opere buone, quasi un pretendere credito da parte di Dio.
Il pubblicano invece, in fondo alla navata, vicino all’ingresso, confessa il suo peccato e chiede misericordia. Oltre le nostre congetture, il Signore si “allontana” dal fariseo autosufficiente, che non sente bisogno di Lui, e si “avvicina” al pubblicano che, riconoscendo le sue colpe, ha veramente bisogno della presenza divina.
Dio sceglie coloro che si sentono più lontani o abbandonati o indegni, tanto da tenersi umilmente e rispettosamente “a distanza”. La preghiera del “povero”, attraversa le nubi, giunge al cuore di Dio, rende umili e perciò veri, capaci di lasciarci guardare da Dio nella luce della sua misericordia.