Un Centro Informagiovani chiamato “Xarit”, amicizia per gli abitanti di Louga in Senegal, nato grazie al Comune di Torino e alle organizzazioni del Terzo Settore Re.Te, Cisv ed Enaip, con il finanziamento della Regione Piemonte, che da vent’anni sostiene la cooperazione internazionale in Sahel.
Il progetto “Xarit” ha poi trovato prosecuzione in Village ed Quartiers e nemmeno due anni di pandemia hanno impedito di portare avanti formazione professionale e iniziative culturali.
Da Louga, centro rurale a circa 200 km dalla capitale Dakar, verso le coste dell’Atlantico, proveniva la prima ondata migratoria senegalese verso Torino, che in breve divenne la prima comunità in Italia e dove fin dal 1982 è attiva la Associazione Senegalesi Torino.
I due progetti hanno permesso di realizzare – come riassume Maria Bottiglieri, responsabile dell’Unità operativa Politiche Giovanili, Cooperazione internazionale e Pace, Area Giovani e Pari opportunità della Città di Torino – oltre all’allestimento nel 2019 del Centro Informagiovani «momenti di scambio e di formazione per 8 senegalesi, che dall’apertura hanno accolto oltre 900 giovani al Centro Xarit, mentre all’interno del progetto Village et Quartiers sono stati finanziati tre corsi di formazione professionale per i settori del montaggio video, riciclo e montaggio suono, per un totale di 45 allievi. Poi è stata acquistata l’attrezzatura per l’avvio di start up presso il Centro di Formazione professionale e per la sala di registrazione del Fesfop (FEStival international de FOlklore et de Percussions) di Louga, utilizzabile dai giovani formati al montaggio del suono».
«Il Covid ha bloccato le attività di aggregazione dei gruppi musicali – dice Daniela Guasco, coordinatrice dei progetti all’estero di Re.Te – così come l’interscambio con i gruppi torinesi e il Festival del Folklore a Louga. Tutto è stato virtuale, con lo scambio di video e appuntamenti sulla web radio».
In entrambi i progetti la Città di Torino ha contribuito non solo in termini di esperienza e know how, ma anche con un cofinanziamento previsto dal bando della Regione Piemonte per un totale di 5.500 €, che hanno integrato gli oltre 52mila € stanziati per i due progetti. Gi enti del Terzo Settore hanno messo a disposizione personale proprio per le attività di formazione.
Il futuro per Torino e Louga si chiama Reti al Lavoro Capofila è la Regione Piemonte, ma saranno il Comune e i partner, forti dell’esperienza pregressa a proseguire nel sostegno ai giovani per «promuovere con le istituzioni locali senegalesi il rafforzamento dei sistemi di governance per favorire l’accesso inclusivo al mondo del lavoro, implementando e sostenendo i servizi locali, in particolare di giovani e donne», anticipa Bottiglieri.
Il progetto “Reti al Lavoro – Percorsi in Comune per giovani e donne in Senegal” durerà tre anni, fino al 30 marzo 2025, ed è finanziato dall’Agenzia italiana per la Cooperazione e lo Sviluppo – MAECI.
Mauro Fresco su La voce e Il Tempo del 1° maggio 2022