Ortinsieme per Felicità Civica. Ovvero trasformare un tetto cittadino o una porzione di suolo pubblico in un orto; da coltivare e condividere con altri abitanti del quartiere. Ortinsieme è il nome del progetto della Cooperativa Sociale Isola, Felicità Civica quello dell’Associazione Nessuno, scritto da Stefano Di Polito, Alessandro Mercuri e Alberto Robiati, con la partecipazione di Roberta Bertero e Nadia Marini, in partnership con il polo culturale Lombroso16, le Biblioteche Civiche Torinesi, il Polo del ‘900 e Skopìa dell’Università di Trento.

Il sostegno economico è della Compagnia di San Paolo. Protagonisti saranno 5 o 6 residenti nella Circoscrizione 8, territorio dove operano sia il polo culturale Lombroso sia la Cooperativa Isola con la bottega equo-solidale Baobab in via Saluzzo 86 bis.

«Cominceremo a gennaio con corsi di formazione on-line, per essere pronti a partire a marzo a avere i primi raccolti a inizio estate» annuncia Enrico Da Vià, presidente della Cooperativa Isola. I corsi serviranno non solo per conoscere piante e ortaggi da mettere a dimora e per scoprire le tecniche di coltivazione biologica con uso consapevole e ridotto di acqua, ma anche per far sì che i partecipanti si abituino a progettare insieme e a condividere idee di apertura al territorio. L’orto diventerà occasione didattica per gli allievi delle scuole in Circoscrizione 8, sarà aperto al pubblico in certe ore e ai volontari che vorranno aggiungersi ai 5-6 di partenza per dedicare tempo alla coltivazione in cambio di ortaggi freschi e naturali. Le eventuali eccedenze di produzione saranno messe a disposizione del centro Lombroso.

«Stiamo immaginando due diverse ipotesi; la prima prevede di realizzare l’orto in cassoni sul tetto del centro culturale Lombroso – anticipa Da Vià –, la seconda di utilizzare un’area all’interno del parco del Fioccardo. Alternative molto diverse, soprattutto per i metodi di irrigazione e quindi per gli impianti da predisporre».

L’obiettivo del progetto è, nel futuro prossimo, di via via coinvolgere altri cittadini in tutte le Circoscrizioni per creare nuovi orti. Con la volontà di coinvolgere anche aziende che, sull’esempio di quanto realizzato a Milano, potrebbero riservare aree o tetti di stabilimenti o uffici da affidare ai dipendenti per la coltivazione di ortaggi ed erbe.

Mauro Fresco su La Voce e Il Tempo del 6 dicembre 2020